Le 7 tappe lungo la strada della consapevolezza.
- Florinda Forgione - Life & Mental Coach
- 4 mag 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Mi sono avvicinata a questa disciplina in un momento della mia vita durante il quale avevo bisogno di spegnere tutte le voci negative nella mia testa, smettere di arrabbiarmi per situazioni che non avevano un valore reale per me e ritrovare pace, ma non intendo il pacifico silenzio, ma quella pace stabile che ti permette di pensare, di respirare, di decidere con efficacia e di stare nel presente. Mi sono appassionata talmente tanto alla Mindfulness e ne ho avuto così tanti benefici nella mia vita attuale che sono diventata istruttrice certificata.
Mindfulness significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e soprattutto non giudicante.
Praticare questa disciplina ci aiuta a portare attenzione al momento presente, raggiungere una maggiore consapevolezza di noi stessi e nelle cose intorno a noi, costruire l’accettazione del momento attuale.
L’obiettivo della Mindfulness è aiutarci a eliminare le sofferenze inutili, quelle provocate dal rimugino della nostra mente, dai dialoghi interni negativi o pensieri autoinvalidanti. Spesso le persone non sono consapevoli dei propri contenuti mentali e questo le porta ad essere vittime passive di strategie cognitive disfunzionali.
La consepevolezza MINDFUL è un modo di relazionarsi con le esperienze del momento presente, siano esse positive, neutre o negative, in modo aperto, recettivo, non giudicante e senza l’urgenza di categorizzarle e incasellarle secondo i propri schemi precostituiti.
La strada verso la consapevolezza è formata da 7 importanti tappe.
Fase 1 – IL NON GIUDIZIO
Giudicare le esperienze, giudicare gli altri, giudicare se stessi diventa come un meccanismo automatico, un’abitudine, che ci tiene ancorati a schemi di pensiero. Arrovellarci nel giudizio non fa altro che amplificare i problemi o le situazioni negative e a non risolverli.
Inoltre cosa ancor più grave, giudicare ci tiene separati dall’esperienza diretta, dal qui e ora, e non ci permette di vivere il presente a pieno.
Per impedire che il giudizio ti paralizzi, impara a notare i pensieri giudicanti, non potrai liberartene definitivamente, notali, falli scorrere e torna al momento presente.
Fase 2 – LA PAZIENZA
Essere pazienti è essere capaci di sopportare le difficoltà o le situazioni stressanti con calma e autocontrollo. Per sviluppare Pazienza, dovrai creare una connessione profonda con il tuo essere profondo e questo comporterà un grande impegno.
Essere pazienti comporta aver sviluppato gentilezza e compassione, non solo per gli altri, ma soprattutto per te stessa mentre affronti tali sentimenti.
Impara a praticare gentilezza e compassione che sono delle attitudini che vanno allenate come tante altre. Allenati e spingiti ad essere più gentile con i tuoi amici, con la tua famiglia, con i tuoi colleghi anche se non necessariamente lo meritano.
Per creare pazienza, devi imparare a riconoscere l’impazienza e l’urgenza di correre attraverso un momento per arrivare a quello successivo.
Fase 3 – LA MENTE DEL PRINCIPIANTE
Partiamo riconoscendo che ogni momento della vita è unico, e come tale andrebbe affrontato. Come sarebbe vivere la vita come se fosse una continua scoperta di cose nuove, come se i vostri occhi vedessero ogni cosa come se fosse la prima, con quale stupore e quale entusiasmo affronteremo ogni momento.
Praticare la mente del principiante significa coltivare la nostra capacità di sperimentare ogni esperienza di vita come se fosse la prima volta, come vista dagli occhi di un bambino e libera dai preconcetti.
Fase 4 – LA FIDUCIA
Abbiamo necessità di avere una fase totalmente dedicata per costruire fiducia.
Fiducia verso se stessi principalmente, fiducia nell’imparare chi siamo e di cosa abbiamo bisogno, fiducia nei nostri sentimenti che sono il timone per guidare la nostra vita.
Scopri cosa significa veramente essere te stesso e vivere la vita con autenticità e profonda consapevolezza delle tue emozioni. Analizza chi sei, come ti senti in certe situazioni, che sentimenti provi e fidati di questi. Tu sai come stare bene, fidati di quella verità dentro di te.
Fase 5 – IL NON SCOPO o LA MANCANZA DI OBIETTIVI
Ci insegnano continuamente ad avere uno scopo. E si, continueremo a costruire i nostri obiettivi e ad avere scopi da raggiungere, ma costruendoli consapevolmente.
La nostra mente egoica vorrà sempre più di ciò che ha, e vorrà eliminare ciò che non gli piace.
Se senti dentro di te un senso di impegno o di desiderio a cambiare le cose, devi semplicemente notare che è presente senza giudicare te stesso.
Praticando costantemente meditazione, facendoti guidare, capirai che il modo migliore per raggiungere il tuo obiettivo è lasciare andare il tentativo di cambiare te stesso per raggiungerlo.
Fase 6 – L’ACCETTAZIONE
Praticare accettazione è scegliere volontariamente di vedere le cose esattamente per quelle che sono. Accettare il passato, perchè è già successo e non possiamo cambiare le cose neanche sforzandoci. Accettare le esperienze fatte senza giudizio.
Accettare te stessa, con tutto quel bagaglio di passato, esperienze e complessità, accettare il punto in cui siamo arrivate grazie a quel bagaglio ed essere consapevolmente fiere.
Accettazione non vuol dire che devi amare tutto o assumere un atteggiamento passivo, ma significa semplicemente porsi nella condizione di vedere le cose come sono, profondamente, sinceramente e completamente.
Praticare accettazione sarà più diretto quando avrai un’immagine chiara di ciò che sta realmente accadendo.
Quando invece la tua visione è offuscata dai giudizi e dai desideri egoistici della tua mente o dalle sue paure e pregiudizi, l’accettazione sarà un processo più complesso perchè dovrai prima liberarti da tali pregiudizi e leggere l’esperienza per quella che è.
Fase 7 – IL LASCIAR ANDARE
Lasciar andare è tutt’altro che una strada semplice e lineare. Per la maggior parte del tempo noi pratichiamo l’atteggiamento opposto, aggrappandoci al modo in cui vogliamo che le cose siano, aggrappandoci al passato, a vecchie esperienze, ai ricordi, alle vecchie immagini di noi, senza nemmeno saperlo.
Per poter lasciare andare, e fare in modo che questo legame non ci ostacoli o ci immobilizzi davanti al passato, dobbiamo generare una propensione al “non attaccamento” che è in realtà un modo per lasciarsi andare.
Dobbiamo sforzarci di non interferire, lasciando semplicemente che le cose siano come sono, così avrai una migliore possibilità di lasciar andare e di lasciarti andare.
Intraprendi la tua strada verso la consapevolezza insieme a me, scarica la guida gratuita “Mind-Art. Come creare consapevolezza in 7 fasi”, visita la mia pagina Instagram @thewomanmethod e al link in bio scoprirai il progetto The Woman’s Method e avrai accesso al materiale gratuito a disposizione per le donne della community.
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